lunedì 6 agosto 2012

YOGA E ALIMENTAZIONE



La capacità del cibo di modificare il corpo in senso positivo o negativo, è riconosciuta sia dalle antiche medicine orientali che dalle più moderne scoperte scientifiche.
Una dieta sana e equilibrata contribuisce, in modo significativo, a mantenere e a migliorare la salute e l’aspetto, mentre un’alimentazione scorretta può provocare numerosi squilibri ed è uno dei maggiori fattori di rischio per numerose malattie.
Imparare le regole fondamentali del “mangiar sano” e farle proprie è, quindi, molto importante perché una corretta alimentazione è necessaria per una buona qualità della vita e per invecchiare bene.
Il nostro tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto oggi, in tutto il mondo, uno dei più efficaci per la protezione della salute ed è anche uno dei più vari e bilanciati che si conoscano.
Tuttavia, il rapporto che tendiamo a instaurare con il cibo, spesso, dipende dagli stimoli esterni e dalle emozioni generate dalla nostra vita quotidiana. Per esempio, le banane ci danno una sensazione di benessere, la pizza e la pasta favoriscono gli incontri rilassati e socievoli, i cibi morbidi e dolci ci consolano nei nostri momenti tristi,  le spezie dall’effetto riscaldante e stimolante sono considerate sensuali…
Il cibo è, dunque, non solo il nutrimento per i nostri bisogni corporei, ma anche per le nostre esigenze psicologiche perché è strettamente legato ai nostri comportamenti, ai nostri sentimenti e alle nostre emozioni. Quindi, dobbiamo esser consapevoli delle sue componenti emotive per viverlo con serenità, gusto e armonia. Se l’organismo, inteso come macchina, funziona bene, anche la mente sarà lucida e serena e avrà la possibilità di spaziare in altri campi che non siano quelli strettamente materiali. Se, al contrario, l’organismo è intossicato a causa di un’alimentazione squilibrata, allora anche la mente sarà inquieta, insoddisfatta, in disarmonia e, di conseguenza, rimmarrà legata alle necessità materiali.


Dieta yogica

Noi siamo ciò che mangiamo...

Negli ultimi tempi si parla molto di salute, in particolar modo di quella alimentare, e sempre più persone sono attente a quello che mangiano. Nello yoga si dice che "noi siamo ciò che mangiamo".



Con questo "slogan", gli yogi intendono dire che il cibo che assumiamo influenza sia il nostro corpo che la nostra mente. Gli antichi maestri di yoga erano molto attenti al cibo di cui si nutrivano, e nel corso dei secoli ne hanno selezionato le tipologie compatibili con le loro pratiche yogiche. Osservando le reazioni a livello fisico e mentale, gli yogii furono capaci di catalogare le varietà di cibo in tre gruppi: satva, raja e tama, che in italiano possono essere tradotti in senziente (sattvico), mutativo (rajasico) e statico (tamasico).
Cibo senziente, o sattvico
La componente sattvica dell'universo è direttamente collegata a sentimenti come la felicità, l'armonia e la consapevolezza di sè. Se questa forza è presente in maniera dominate nella tua vita, ti sentirai calmo, rilassato ed in armonia. Il cibo classificato come sattvico è chiamato senziente, e include frutta, verdura, legumi, cereali, frutta a guscio e i prodotti derivati dal latte e dalle erbe. Una dieta bilanciata su queste tipologie di cibo garantisce tutto l'apporto energetico e nutritivo di cui hai bisogno.
Cibo mutativo, o rajasico
La componente rajasica invece rende inquieti e iperattivi. Una moderata influenza di questa componente è in certi casi utile, se però diventa dominante gli effetti negativi che si manifestano rendono una persona nervosa, agitata ed incapace di rilassarsi. I cibi considerati mutativi sono bevande come caffè, tè, coca-cola ed in generale bibite gassate, cioccolato, zucchero bianco e spezie se assunte in eccesso. Il cibo mutativo è tollerato in una dieta yogica, ma non deve mai diventarne la parte dominante.
Cibo statico, o tamasico
La componente tamasica ci rende stanchi, depressi e pigri. Il cibo considerato statico include tutti i tipi di carne e di pesce, cipolleaglio, funghi, alcool, tabacco e droghe. Il cibo che non è classificato come statico, lo diventa quando entra nella fase di deterioramento e decomposizione. I cibi statici hanno effetti negativi sia sul corpo che sulla mente, e quindi non devono essere presentii in una dieta yogica.

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